ARDUINO: guida all’IoT #0

17 settembre 2016Nessun commento
L'idea di fondo su Smartiani è quella di andare a parlare di tutti quei nuovi ambiti tecnologici legati all'Internet of Things, al mondo del making ed ai progressi, ormai giornalieri, che si susseguono in tal senso. Una delle prime guide che vi proponiamo tratterà proprio il cosiddetto making, legato strettamente  all'IoT, internet delle cose, e, nella fattispecie, ad Arduino, che impareremo a conoscere passo dopo passo.

ma che cos’è arduino?

Essenzialmente quando parliamo di Arduino ci riferiamo a una scheda elettronica grande quanto una carta di credito che gestisce input e output sia digitali (On/off, 0/1 per intenderci) che analogici (resistenze variabili, potenziometri, tutti argomenti che andremo a trattare), grazie ad un microcontrollore (un “processore” molto semplice). Attualmente il progetto, nato in Italia, è diffusissimo nel mondo del making grazie alla sua versatilità (si può, effettivamente, creare quasi qualsiasi cosa) ed alla sua semplicità, nonché al suo costo decisamente ridotto (questo è uno starter kit con la scheda e molti componenti utili per i progetti futuri).

Com’è fatto Dunque?

Come potete notare dall’immagine, la versione di Arduino più diffusa, ma non preoccupatevi perché sono tutte compatibili fra loro e programmabili alla stessa maniera, è la UNO, ed è composta da una serie di pin, ovverosia piccoli “forellini”, che corrispondono a ingressi/uscite digitali o analogiche, come ho detto. Essenzialmente in alto rispetto all’immagine troviamo una serie di connettori digitali, più una “GND“, che rappresenta la messa a terra della scheda (elettronica di base), due pin utilizzabili anche per connettersi ad una porta seriale di un PC (ma non preoccupatevi, generalmente non li utilizzeremo), ed un ultimo connettore analogico.

Arduino

In basso invece, si trovano in ordine un pin di reset, utile appunto per resettare la scheda e cancellare dalla sua memoria lo script che abbiamo inserito, due pin di corrente, rispettivamente a potenziale 3.3V e 5V, altre due messe a terra, un Voltage In (più avanti sarà più chiaro a cosa serve), ed una serie di connettori analogici.

Arduino

La “barra nera” al centro della scheda è il processore di cui vi parlavo, mentre è presente anche una porta seriale (simile a quelle delle vecchie stampanti) per connettere Arduino al PC ed un ingresso “tondo” per collegare batterie esterne tramite un cavo simile a quello in alto ed alimentare il tutto senza ricorrere ad un computer.

Cosa fare dunque appena acquistata la scheda?

La prima cosa da fare non appena si entra in possesso di Arduino è quella di collegarlo al PC e scaricare l’IDE (ambiente di sviluppo) dal sito ufficiale. Una volta installato, il programma ci appare come nell’immagine in basso, pronto per essere utilizzato per creare il nostro primo Sketch (programma). Fortunatamente anche qui ci vengono in aiuto gli sviluppatori: se nella prossima puntata di questa guida vi spiegherò nei dettagli come programmare la scheda, per verificarne il giusto funzionamento vi basta entrare in File (in alto a sinistra), poi Esempi, poi ancora Basics ed infine cliccare su Blink.

Arduino

Questo semplice script, che va caricato attraverso la freccia che va verso destra, accanto alla spunta in alto a sinistra, farà accendere e spegnere ripetutamente un led integrato nella scheda e collegato direttamente al pin 13.

Nota: se compare un messaggio di errore nella console in basso è probabile che il programma abbia riconosciuto la porta sbagliata, basta recarsi in Strumenti, Porta, per cambiarla fino a trovare quella giusta.

conclusione

Spero, per questa prima puntata, di essere stato chiaro ed esaustivo. Le cose da dire su Arduino sono tante, ma sono dell’idea che solo dando vita ai primi progetti sarà possibile capire ogni cosa. Nella prossima puntata parlerò ancora dell’ambiente di sviluppo, mentre dalla volta successiva in poi passeremo alla pratica (dall’utilizzo di semplici motori elettromagnetici alla costruzione di una semplice mano robotica), perciò stay tuned!

PS: per tutti i progetti futuri è utile procurarsi una breadboard (cos’è e come funziona) e dei cavi appositi, il tutto è incluso nel kit linkato qualche paragrafo in alto, ma se per risparmiare volete comprare tutto singolarmente non c’è problema.