Il supercomputer più potente al mondo è cinese, di nuovo

7 ottobre 2016Nessun commento
Uno dei settori in cui la Cina sta facendo passi da gigante è quello informatico e ne è testimonianza il fatto che sia proprio cinese il supercomputer più potente al mondo. Un primato, peraltro, non nuovo.

La lista dei 500 supercomputer più potenti al mondo presentata all’International Supercomputing Conference premia infatti Sunway TaihuLight, che si prende la corona spodestando il connazionale Tianhe-2.

TaihuLight raggiunge la potenza di 93 petaflop, ossia 93 milioni di miliardi di operazioni al secondo: l’equivalente di 50mila PlayStation 4 o 2.6 milioni di Galaxy S6. La particolarità più interessante è che il supercomputer è realizzato interamente con componenti cinesi, a seguito del divieto di collaborare all’upgrade di Tianhe-2 imposto dagli USA a Intel lo scorso anno: un segnale dei grandi passi avanti fatti dalla potenza asiatica anche in questo campo.

TaihuLight utilizza 10.65 milioni di cores divisi in 41000 chip e “solo” 1.3 petabyte (1300 terabyte) di RAM, riuscendo quindi a essere efficiente anche dal punto di vista dei consumi (15.3 megawatt). Un risultato eccellente se consideriamo che il secondo classificato, Tianhe-2, ha bisogno di 17.8 megawatt per erogare i suoi 33 petaflop.

Cinesi a parte, la TOP500 mostra progressi inequivocabili fatti registrare dai supercomputer negli ultimi anni. Le performance totali rispetto allo scorso anno sono cresciute di quasi 200 petaflop e ci sono 95 macchine in grado di superare la soglia di 1 petaflop. La maggior parte di esse è cinese (167), con gli USA che seguono a 165. 105 si trovano in Europa, di cui 26 in Germania, 18 in Francia, 12 nel Regno Unito e 5 in Italia.