Netflix: trimestre da record ma stenta a decollare in Italia

19 ottobre 20162 commenti
Trimestre più che positivo quello appena concluso dal colosso dello streaming Netflix. Contro ogni previsione degli analisti, l'azienda è riuscita, tra giugno e settembre, ad aumentare il proprio fatturato grazie ad un boom di abbonamenti. L'Italia sembra essere però ancora restia a farsi travolgere dal fascino dell'azienda americana.

Con 3,57 milioni di nuovi abbonati, il leader indiscusso dello streaming conferma il proprio successo e supera di gran lunga le previsioni, che avevano stimato un introito di 2,3 milioni nuovi utenti. Gli utili si attestano invece a 51,5 milioni di dollari, pari a 12 centesimi ad azione, con un incremento rilevante rispetto ai 40,75 milioni dello scorso anno, mentre i ricavi si attestato a 2,29 miliardi.

A monte dello straordinario successo, vi è sicuramente la qualità dei contenuti e dello streaming, oltre che la disponibilità di produzioni originali. Netflix offre ai propri abbonati più di 600 le ore di programmi originali prodotti nell’anno in corso, disponibili anche nei formati full HD, 4K e HDR. Tra le ragioni del boom, anche l’estensione del servizio a nuovi paesi come Polonia e Turchia.

A stupire, sono però le stime provenienti dall’Italia. Secondo il report stilato da PwC, Netflix, a un anno esatto dal debutto nel nostro mercato, conta su 300 mila utenti di cui solo 130 mila paganti. Al contrario, le concorrenti Mediaset Premium e Sky, possono contare rispettivamente su 2 e a 4,7 milioni di abbonati. Il cauto decollo di Netflix in Italia potrebbe anche essere dipeso dall’assenza di contenuti sportivi, invece offerti dai competitor prima citati. Qual è il vostro parere a riguardo? Fateci sapere la vostra nei commenti.

  • DrCooper97

    Netflix è una cosa stupenda ed economicissima, perché ti dà anche l’opportunità di fare a metà con uno o più amici! Ma perché non decolla in Italia? l’articolo dice bene purtroppo! Il problema è che non offre contenuti sportivi, anzi, se posso correggere, non offre contenuti CALCISTICI, perché tanto è quello che traina il grande pubblico in Italia. Purtroppo questo è un paese abitato da persone che sono disposte a venire meno a impegni importanti, a mandare all’aria giornate in compagnia e a scannarsi verbalmente e concretamente se “la tua squadra vince e la mia perde”. L’Italia intera è soggiogata al calcio, anzi, ormai è soggiogata alle scommesse sportive che girano attorno al calcio. È uno sport come tanti altri, eppure ha un pacchetto a sé anche sovraprezzato (almeno parlo per Sky, su Premium non so) e, nonostante ciò, la gente paga ben volentieri queste aziende. Io speravo che Sky perdesse clienti dopo lo scherzetto dei tv box sets, che hanno tolto a molti utenti la maggior parte dei contenuti on demand; speravo che sempre più persone si rendessero conto della convenienza di Netflix a confronto. Ma la realtà dei fatti è che la gente in Italia fa abbonamenti per tv a pagamento solo per il calcio, il resto è un piacevole contorno, ma basta che ci sia il calcio.

    • Salvatore Privitera

      Anche secondo me il problema riguarda proprio la mancanza di contenuti calcistici, anche perché in Italia l’interesse comune verso altri contenuti è piuttosto basso.