Smartiani

22000 persone hanno inconsapevolmente accettato di pulire i bagni per poter utilizzare WiFi

Accettare i Terms of Service senza sapere a cosa acconsentiamo potrebbe giocare brutti scherzi!

Utilizzare un servizio online (e non solo) oramai richiede di sottostare a termini di servizio che si manifestano sotto forma di muro di testo. Siamo sinceri, nessuno ha né tempo e né voglia di leggere il tutto, e perciò è naturale conseguenza delle cose accettare alla cieca tutte le condizioni presenti.

Facendo leva sulla pigrizia degli utenti, una compagnia di nome Purple, che si occupa di fornire connessione WiFi in pubblico, ha voluto tentare una sorta di esperimento: inserire condizioni assurde nei propri Terms of Service che consentono l’accesso alla loro rete WiFi.

L’esperimento in questione è durato due settimane, e in questo lasso di tempo ben ventiduemila persone hanno accettato di svolgere mansioni bizzarre quali abbracciare cani e gatti randagi, rimuovere chewing-gum dalle strade, verniciare le conchiglie delle lumache, pulire i bagni e i bisogni degli animali in cambio di avere accesso a Internet.

Tecnicamente, l’azienda Purple potrebbe avere il diritto di reclamare queste prestazioni agli utenti che hanno accettato i termini, ma la stessa ha già dichiarato che non è intenzionata a farlo e che il tutto era semplicemente un esperimento per dimostrare come le compagnie possono farci accettare letteralmente di tutto utilizzando il muro di testo come arma.

A ulteriore dimostrazione della pigrizia e svogliatezza, Purple ha offerto un premio, la cui presenza stessa era celata nel ToS che solo una persona sulle ventiduemila è riuscita a reclamare.

Non solo un esperimento quello di Purple, ma anche una mossa di marketing, in quanto ha annunciato che a partire da Maggio 2018 aderirà a un piano attuabile da tutte le nazioni della comunità europea finalizzato a rendere i Terms of Service più user-friendly.